Nei Paesi del Sud America da cui arriva, è una pianta perenne; nel clima mediterraneo è annuale, apprezzate coltivate per le sue bacche ricche di vitamine e di sapore. Esistono numerose cultivar di peperoni, che si distinguono per le caratteristiche del frutto: può essere dolce o piccante, piccolo o grande, di forma cuboidale, conica, piramidale, allungata o corta, di colore rosso, giallo, verde, bruno o scuro.
IL TERRENO, IL CLIMA E L’ESPOSIZIONE
Lavorare il terreno in modo da renderlo soffice è permeabile, sistemando a prode le aiuole. Va concimato abbondantemente con fertilizzanti organici, distribuindo anche letame maturo se il suolo è sabbioso o argilloso. Richiede soprattutto potassio azoto, frazionando le forniture parte all’impianto e parte durante la coltivazione. Ama il clima caldo e umido e una posizione soleggiata, ma si può coltivare sotto serra anche in climi più rigidi.
LA SEMINA E IL TRAPIANTO
È molto sensibile al freddo, quindi va seminato in febbraio in cassone riscaldato punto bisogna scegliere un seme proveniente da piante a frutti sani, per evitare rischi di virosi. I trapianti si eseguono una volta superati i rischi di gelate tardive, con una densità di 2,5-3,5 piante/mq, infine distanziate di 90-100 cm, con piante a 30-50 cm l’una dall’altra. I sesti più ampi garantiscono migliori condizioni di arieggiamento e luminosità. La posizione deve essere ben soleggiata per almeno 3 mesi consecutivi. Ogni pianta deve essere munita, fin dal trapianto, di un tutore a cui legare i fusti man mano che crescono.
LA COLTIVAZIONE
Durante la coltura proteggiamo le piantine con tunnel finché la temperatura non sale sopra i 15″C. Zappiamo e sarchiamo, pacciamiamo e annaffiamo molto una volta a settimana, soprattutto se il clima è secco e durante la maturazione dei frutti. Periodicamente vanno eliminati i getti laterali che si formano all’ascella delle foglie, per non indebolire la pianta. Cimiamo sopra la prima foglia che si trova sopra l’ultimo frutto quando la pianta formato 8-10 frutti. Continuiamo con regolarità con un prodotto potassico per sostenere la pianta durante la produzione ingrossamento dei frutti.
LA RACCOLTA
La raccolta avviene in modo scalare e, dopo ogni raccolta, bisogna innaffiare in modo da evitare il costipamento del terreno che nuoce alla pianta. I peperoni si raccolgono quando sono ancora verdi, tagliando con le cesoie in modo da conservare un piccolo pezzo di peduncolo sulla pianta.
I PARASSITI
Tra i parassiti animali si segnalano gli afidi (intorno ai germogli; usare sapone molle) e il ragnetto rosso (foglie scolorite, fini ragnatele; irrorare sapone molle). Tra le malattie fungine c’è la peronospora (macchie brune su foglie e frutti; trattare con equiseto o con rame).
LE PROPRIETÀ
Forniscono solo 22 kcal ogni 100 g di polpa, quindi sono adatti alle diete dimagranti, e contengono buone quantità di vitamine, A e C soprattutto. Il buon tenore di potassio li rende diuretici. La sostanza piccante della specie spontanea, la capsicina, epoca nelle varietà da tavola: le selezioni varietali tendono ad eliminarla, tant’è vero che è sempre più raro incontrare i peperoni che “bruciano “. Tuttavia, poiché un poco ne rimane, il peperone comunque è sconsigliato a chi soffre di gastrite, ulcera gastrica o duodenale, colon irritabile, colite spastica ecc.
